Neoplasie neuroendocrine
Le neoplasie neuroendocrine (NEN) originano dal sistema neuroendocrino diffuso e pertanto, possono insorgere in qualsiasi parte del distretto corporeo. Nei due terzi dei casi nascono dal tratto gastroenteropancreatico (GEP), nei restanti casi dal distretto toracico, cutaneo, paragangli, cute, etc.
I NEN sono abitualmente considerati neoplasie rare se confrontate in termini di incidenza con le corrispondenti neoplasie non-neuroendocrine. La loro frequenza, tuttavia, è notevolmente aumentata negli ultimi decenni, come riportato da studi epidemiologici eseguiti sui registri SEER negli Stati Uniti, che riportano un aumento da 1 a 5 nuovi casi/100.000 abitanti/anno ed una prevalenza pari a 35 casi/100.000. Tra i principali fattori prognostici dei NEN che influiscono sulla sopravvivenza si annoverano: la sede del tumore primitivo (i NEN dell’ileo hanno in genere una prognosi migliore rispetto a quelli del pancreas), lo stadio secondo il TNM, la classificazione istopatologia secondo WHO, che esprime sia l’aspetto morfologico del tumore sia la sua attività proliferativa in termini di numero di mitosi o indice di proliferazione (Ki67). Ulteriori fattori prognostici sono rappresentati dall’espressione dei recettori della somatostatina (che predice un comportamento clinico più favorevole rispetto alla non espressione), la velocità di evoluzione spontanea del tumore e l’età del paziente. Sul piano clinico i NEN vengono comunemente distinti in funzionanti e non funzionanti, in relazione alla presenza o meno di una sindrome clinica correlata alla produzione ed immissione in circolo di una o più sostanze ormonali. Da un punto di vista anatomo patologico vengono generalmente suddivisi in forme ben differenziate e forme scarsamente differenziate (queste ultime chiamate carcinoma neuroendocrino o NEC). Le prime presentano una crescita ben differenziata, “organoide” (a nidi, trabecole, oppure solida) con minime atipie, mentre le seconde hanno solitamente crescita diffusa, solida, con estesa necrosi e marcate atipie citologiche. Nei NEC sono riconosciuti due gruppi, rispettivamente a piccole e a grandi cellule, con morfologia analoga alle corrispettive controparti polmonari, ma con frequenza inversa (a differenza del polmone nei GEP NEN fino al 75% dei casi si tratta di NEC a grandi cellule). Non è infrequente, inoltre, la coesistenza di componenti neoplastiche associate (forme miste di carcinomi neuroendocrini ed adenocarcinoma, chiamati MINEN), ed a queste si aggiunge anche la ricerca di eventuali lesioni precancerose nel tessuto peritumorale. Ciò è raccomandato soprattutto nello stomaco, dove, oltre alla diagnosi di carcinoide gastrico del I tipo, possono coesistere foci di iperplasia lineare o nodulare di cellule enterochromaffin-like (ECL) nel contesto di un quadro di gastrite cronica atrofica del corpo gastrico. Oppure nel distretto toracico nel caso dei TUMORLET. I NEN sono neoplasie rare, per la loro complessità e peculiarità dovrebbero essere inquadrati da un panel di esperti clinici e patologi all’interno di gruppi multidisciplinari di diagnosi e cura.
Tumori neuroendocrini dell’esofago, dello stomaco, del pancreas, delle vie biliari, del colon, del retto, del polmone, del timo. Feocromocitomi, paragangliomi, carcinomi a cellule di Merkel, altri tumori neuroendocrini.
Chirurgia Generale Oncologica 1 – Epato-Gastro-Pancreatica e Trapianto di Fegato
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Ultimo aggiornamento: 09/10/2025