AIUTACI A MIGLIORARE         Info e Contatti:  02 2390 1

Carcinoma dell’esofago e dello stomaco

Il carcinoma gastrico rappresenta la quarta causa di morte per tumore in Europa e la seconda nel mondo. nonostante la maggior parte dei carcinomi che insorgono nello stomaco siano adenocarcinomi, esistono alcune differenze tra i tumori che insorgono nella regione cardiale o in quella della giunzione gastroesofagea, e la localizzazione può anche determinare un diverso tipo di trattamento chirurgico. 

Le neoplasie dell’esofago sono all’ottavo posto nel mondo, per incidenza complessiva. A seconda del tipo di cellule tumorali, è possibile distinguere due diversi tipi di tumori: l’adenocarcinoma dell’esofago e il carcinoma squamoso dell’esofago. Il primo si forma più frequentemente nella porzione inferiore dell’esofago, vicino allo stomaco, ed ha diverse analogie all’adenocarcinoma dello stomaco per quanto concerne la sensibilità ai farmaci antitumorali; il secondo è più frequentemente riscontrato nel tratto superiore o medio dell’esofago. 

La strategia diagnostica e terapeutica del carcinoma esofageo e dello stomaco rappresentano un paradigma che si basa sull’integrazione di gastroenterologo, endoscopista, anatomopatologo, chirurgo, oncologo medico, radioterapista, nutrizionista clinico, pneumologo ed otorinolaringoiatra. La collaborazione e la condivisione di percorsi diagnostici e terapeutici da parte degli specialisti consente la migliore qualità di cura per tali forme neoplastiche. 

PERCORSO DIAGNOSTICO E DEFINIZIONE STRATEGIA DI TRATTAMENTO 

Prima visita: 

I Pazienti possono afferire alle strutture di Oncologia Medica 1 o di Chirurgia Generale Oncologica 1 – Epato Gastro Pancreatica tramite prima visita SSN, richiesta dal Medico di Medicina Generale o da uno specialista di altri Enti esterni. Durante la prima visita – per cui è necessaria la presenza fisica del paziente – viene analizzata la documentazione clinica del paziente, considerando anche patologie intercorrenti o pregresse. Talvolta, viene richiesto in sede di vista il tessuto tumorale che è servito per la diagnosi su cui possono essere effettuati ulteriori accertamenti diagnostici. Alla prima visita afferiranno sia Pazienti con una diagnosi recentemente formulata, sia Pazienti già seguiti per la diagnosi e terapia altrove per cui viene chiesto un consulto. 

Percorso diagnostico

La diagnosi e stadiazione dei carcinomi dell’esofago e dello stomaco comprendono: 

la visita del Paziente 

la valutazione nutrizionale 

la gastroscopia per la biopsia e la diagnosi istologica 

esami ematochimici comprensivi di funzionalità epatica, renale e marcatori tumorali 

TC torace-addome-pelvi con/senza mezzo di contrasto 

 

Nelle forme localizzate per cui sia proponibile un trattamento definitivo chirurgico o chemio-radioterapico possono venire inoltre effettuati 

studio approfondito del tumore primitivo con ecoendoscopia 

PET con FDG 

TRATTAMENTO 

Le neoplasie del tratto gastroenterico superiore rappresentano una patologia con complessi problemi clinici, che richiedono un approccio diagnostico e terapeutico condiviso da più specialisti sin dalla prima visita del Paziente presso la nostra struttura. I casi vengono perciò condivisi tra i diversi professionisti (oncologhi, chirurghi e radioterapisti in primis). Il confronto multidisciplinare permette al Paziente affetto da neoplasie dell’esofago e dello stomaco di essere seguito attraverso un percorso diagnostico e terapeutico ottimale, uniforme e condiviso, assicurando un eccellente livello di cure. 

Per ogni paziente viene elaborato un piano di cura personalizzato secondo i più avanzati standard scientifici. Grazie all’attività di ricerca clinica, siamo in grado di proporre soluzioni terapeutiche innovative, tra cui trattamenti mirati sulle specifiche caratteristiche genetiche del tumore, terapie immunologiche e approcci basati su nuovi meccanismi d’azione o nuove strategie. Viene pertanto sempre considerata la possibilità di inserire i pazienti in studi clinici sperimentali, quando disponibili. 

TRATTAMENTO DELLA MALATTIA LOCALIZZATA 

Tumori squamosi dell’esofago 

I tumori squamosi dell’esofago in stadio localizzato possono essere suscettibili di trattamento curativo che può essere effettuato combinando diverse modalità. Un’opzione è quella chirurgica, spesso preceduta da trattamento chemioradioterapico in base alla sede e alla estensione di malattia. Un’altra opzione, particolarmente quando un Paziente può avere difficoltà ad affrontare una chirurgia impegnativa, è rappresentata dalla chemioradioterapia esclusiva, erogata a dosi più alte. In ogni caso, attraverso la valutazione nutrizionale preventiva, per ogni Paziente viene presa in considerazione la possibilità del posizionamento di una digiunostomia o gastrostomia per permettere la nutrizione durante il trattamento. 

Adenocarcinomi della giunzione esofago-gastrica e dello stomaco 

La maggior parte dei pazienti con adenocarcinoma della giunzione gastroesofagea o dello stomaco beneficiano di una chemioterapia peri-operatoria, ossia effettuata prima e dopo la chirurgia. Una piccola parte di pazienti con tumori a stadio particolarmente precoce può tuttavia essere sottoposto a chirurgia senza chemioterapia o addirittura a una resezione endoscopia.  

Segnaliamo che nel nostro Istituto sono presenti protocolli di ricerca innovativi che prevedono, dove possibile, l’integrazione di terapie mediche anche innovative e di terapie locoregionali. 

TRATTAMENTO DELLA MALATTIA METASTICA 

Tumori squamosi dell’esofago 

Il trattamento dei tumori squamosi dell’esofago metastatici – o comunque non suscettibili di un trattamento definitivo locale – si basa sulla chemioterapia con fluoropirimidine e sali di platino. In base alle caratteristiche molecolari della malattia può essere aggiunto l’utilizzo dell’immunoterapia. 

Adenocarcinomi della giunzione esofago-gastrica e dello stomaco 

Negli adenocarcinomi della giunzione esofago-gastrica o dello stomaco la chemioterapia della malattia metastatica si basa sull’utilizzo della chemioterapia con fluoropirimidine ed oxaliplatino. Tuttavia, la chemioterapia può essere combinata a diversi agenti biologici in base alle caratteristiche molecolari, nello specifico in base alla espressione di HER2, alla espressione di PDL1, alla espressione di Claudina 18.2 e alla presenza di instabilità microsatellitare. 

La durata del trattamento chemioterapico ed eventuali modifiche dei regimi di terapie scelti in caso di peggioramento della malattia verranno valutati in base alla tollerabilità ed all’efficacia dello stesso, nonché alle condizioni cliniche del malato.  

Dove possibile, è sempre da privilegiare l’opportunità di uno studio sperimentale. Nella nostra struttura sono infatti attivi differenti protocolli di studio che prevedono combinazioni personalizzate e adattate alle caratteristiche biologiche del tumore, per permettere di dare ad ogni Paziente la strategia terapeutica più efficace. 

PROTOCOLLO DI FOLLOW-UP E CONTROLLI CLINICI AMBULATORIALI: 

Ai pazienti che non necessitano di ulteriori trattamenti attivi verranno proposti controlli periodici con visite, esami ematici e indagini radiologiche, atti a identificare la recidiva di malattia e a monitorare gli effetti collaterali dei trattamenti effettuati, con particolare attenzione al recupero nutrizionale dopo trattamenti chirurgici. 

Adenocarcinoma dell’esofago 

Carcinoma squamoso del’esofago 

Adenocarcinoma dello stomaco e della giunzione gastro-esofagea 

Oncologia Medica 1
Area Clinica, Struttura complessa

Oncologia Medica Gastroenterologica
Area Clinica, Struttura Semplice

Chirurgia Generale Oncologica 1 – Epato-Gastro-Pancreatica e Trapianto di Fegato
Area Clinica, Struttura complessa

Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Area Clinica, Struttura complessa

Anatomia Patologica 1
Struttura complessa

Ultimo aggiornamento: 09/10/2025

Iscriviti alla newsletter

Registrati alla nostra newsletter per rimanere aggiornato sulle novità, gli eventi e le news dell'Istituto

Iscriviti