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Premio Prix Galien Italia 2025 al Dottor Federico Stella dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano

Dottor Federico Stella

Tipologia: News dalla Ricerca

Il giovane medico-ricercatore premiato per uno studio sulle CAR-T che apre nuove prospettive di cura nei linfomi aggressivi.

Il Dottor Federico Stella, medico specializzando dell’ultimo anno presso l’Università degli Studi di Milano e in forza alla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT), è tra i vincitori della XXXII Edizione del Prix Galien Italia, prestigioso riconoscimento considerato il “Premio Nobel” della ricerca e dell’innovazione farmacologica. Il Dottor Stella ha ricevuto il premio nella categoria Ricerca Clinica per il lavoro “A Multicenter Real-life Prospective Study of Axicabtagene Ciloleucel versus Tisagenlecleucel Toxicity and Outcomes in Large B-cell Lymphomas”, pubblicato su Blood Cancer Discovery nel 2024.

Dalla ricerca alla pratica clinica: il contributo italiano alle terapie CAR-T

Lo studio nasce nell’ambito del progetto CART-SIE, promosso dal Professor Paolo Corradini, Direttore della Divisione di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo dell’INT e Professore ordinario di Ematologia all’Università Statale di Milano. La ricerca ha coinvolto più centri italiani in uno studio prospettico e osservazionale sulle CAR-T cells, una delle più promettenti frontiere della terapia oncologica. “Le CAR-T – spiega il Dottor Stella – rappresentano una svolta nel trattamento dei linfomi a grandi cellule B, una forma aggressiva di neoplasia per la quale fino a pochi anni fa le prospettive di sopravvivenza erano molto limitate. Il nostro lavoro ha confrontato due prodotti CAR-T oggi disponibili, Axicabtagene Ciloleucel e Tisagenlecleucel, evidenziandone differenze in termini di efficacia e tossicità, e fornendo dati utili alla pratica clinica quotidiana”. L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è stato il primo centro in Italia a somministrare terapie CAR-T per i linfomi e oggi vanta una delle casistiche più ampie a livello nazionale. “Nel 2017 – aggiunge il Professor Paolo Corradini – abbiamo scelto di investire con decisione nelle nuove forme di terapia genica anticancro, una scelta che ha consentito di offrire una possibilità di cura a molti pazienti con linfoma o mieloma che non avevano altre alternative terapeutiche. Oggi lIstituto è il centro che in Italia ha trattato il maggior numero di pazienti adulti e che ha investito maggiormente nella ricerca di biomarcatori predittivi di risposta, grazie al lavoro del laboratorio diretto dalla Dottoressa Cristiana Carniti”.

Giovani scienziati e ricerca deccellenza: una nuova generazione che cresce allINT

Questo riconoscimento – sottolinea il Dottor Stella – è anche il risultato di un ambiente estremamente fertile, che mi ha formato e sostenuto fin dal periodo universitario. È un premio che appartiene al gruppo del Professor Corradini e, più in generale, allintera comunità scientifica dellIstituto”. 

Il Prix Galien Italia, giunto alla sua 32ª edizione e promosso a Verona il 14 ottobre scorso, celebra l’eccellenza nella ricerca e nell’innovazione in campo farmacologico. Nella sezione dedicata ai giovani, assegna borse di studio a ricercatori e ricercatrici che operano in Italia, a sostegno della ricerca preclinica, clinica e traslazionale.

Ultimo aggiornamento: 29/10/2025